Un passo avanti per la sicurezza informatica in Europa
Il 17 ottobre 2024, entra in vigore la Direttiva Europea NIS 2 sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (Direttiva UE 2022/2555 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 sulla sicurezza delle reti e delle informazioni), che introduce nuovi requisiti di sicurezza informatica per aziende e organizzazioni operanti in settori specifici.
Nata dalla revisione della precedente Direttiva NIS (UE 2016/1148), attuata in Italia con D.lgs. n. 65 del 18 maggio 2018, la NIS 2 segna un altro importante passo verso la definizione della strategia per la Cybersicurezza dell’Unione Europea, con l’obiettivo di colmare alcune carenze e coordinare le risposte degli Stati membri in caso di incidenti di sicurezza, garantendo la continuità dei servizi essenziali e importanti.
La NIS2 si applica ai soggetti pubblici o privati delle tipologie indicate negli allegati I e II della direttiva NIS2 (“Settori ad alta criticità” e “Altri settori critici”, illustrati nella Tabella 1) che sono considerati medie imprese ai sensi all’articolo 2, paragrafo 1, dell’allegato alla raccomandazione 2003/361/CE, o che superano i massimali per le medie imprese di cui al paragrafo 1 di tale articolo, e che prestano i loro servizi o svolgono le loro attività all’interno dell’Unione:
La Direttiva NIS2 rafforza i requisiti di sicurezza, razionalizza gli obblighi di reportistica e segnalazione, e introduce misure di supervisione e requisiti di applicazione più rigorosi.
Ai sensi dell’articolo 21 della NIS2, le aziende essenziali e importanti devono implementare una serie di misure di sicurezza tecniche e organizzative, proporzionate, per contrastare le minacce informatiche:
Esposizione a minacce cibernetiche
Senza adeguate misure di sicurezza e procedure di gestione dei rischi, le organizzazioni diventano vulnerabili agli attacchi informatici, compromettendo la confidenzialità, l’integrità e la disponibilità dei dati e la continuità operatività, con danni finanziari e reputazionali. Conseguenze legali e finanziarie La non conformità dei soggetti essenziali è soggetta a sanzioni amministrative fino a 10.000.000 €, o corrispondenti al 2% del fatturato annuo se superiore. Per i soggetti importanti, sono previste sanzioni fino a 7.000.000 € o equivalenti al 1,4% del fatturato annuo se superiore. Le violazioni, inoltre, possono attirare l’attenzione di regolatori e autorità di vigilanza, portando a indagini approfondite e, in alcuni casi, a procedimenti giudiziari. Responsabilità della dirigenza.
La Direttiva NIS2 introduce nuovi obblighi per la dirigenza delle aziende, che deve garantire l’implementazione e il mantenimento delle misure di sicurezza adeguate. In caso di non conformità, i membri della dirigenza possono essere ritenuti personalmente responsabili. Perdita di reputazione e di fiducia. La non conformità alla Direttiva NIS 2 può causare una perdita significativa di reputazione e fiducia da parte di clienti, partner commerciali e parti interessate. Le organizzazioni non conformi possono essere percepite come non affidabili e poco professionali nel gestire e proteggere i dati sensibili e le Operations.
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